Vigneti
Bel Colle coltiva 10 ettari tra Verduno, le colline delle Langhe e l’Astigiano.
Il patrimonio vitato dell’azienda comprende alcune delle più prestigiose Menzioni Geografiche del Barolo: i vigneti di Monvigliero – vera espressione di eleganza e finezza – e Borgo Castagni a Verduno; Bussia, a Monforte d’Alba, uno dei più noti cru al mondo del «Re de vini».
Sulle colline di Barbaresco, Bel Colle conduce i vigneti della Menzione Pajorè, famosa per i suoi vini austeri e robusti, eppure armonicamente eleganti. Il vigneto di Turna Lunga, a Santo Stefano Belbo, è il luogo d’elezione del Moscato d’Asti; mentre la Barbera d’Asti trova la sua vocazione sulle colline di Bionzo, che rappresentano il primo crinale della Langa Astigiana.

Monvigliero
Menzione Geografica Aggiuntiva del Barolo, Monvigliero è da sempre considerato il «Gran Cru» del comune di Verduno, nonché uno dei vigneti più prestigiosi dell’intera denominazione. Un anfiteatro naturale esposto a sud-ovest caratterizzato da un clima particolarmente siccitoso e terreni chiari e sciolti, che spingono le viti a dare il massimo. Da Monvigliero nascono Barolo iconici per finezza ed eleganza che, pur non rinunciando a un pizzico di austerità, si dimostrano veri figli delle terre di Verduno grazie a una delle più ampie e complesse gamme aromatiche dell’intera denominazione, giocata in particolare sulle note di fiori e spezie.

Bussia
Solo recentemente inserito tra gli appezzamenti di coltivati da Bel Colle, Bussia è il più celebre vigneto di Monforte d’Alba, vera e propria icona del Barolo di cui rappresenta le migliori caratteristiche. Una zona di pregio assoluto che Bel Colle ha l’onore di coltivare in una delle sue porzioni più elevate, nei pressi dell’omonima borgata, con ottima esposizione a sud-sudovest. Qui il vitigno nebbiolo raggiunge vette di intensità ed eleganza senza pari. I terreni marnosi incontrano una matrice calcarea che esprime Barolo complessi, sontuosi e ottimamente strutturati, con una leggera nota di sapidità che ne esalta la freschezza.

Borgo Castagni
I vigneti di Borgo Castagni comprendono gli appezzamenti che si estendono attorno alla cantina di Bel Colle, al confine tra il comune di Verduno e La Morra. Si dividono tra due Menzioni Geografiche del Barolo, quella di Castagni, sotto La Morra, e quella di Neirane, nel comprensorio di Verduno. L’esposizione rivolta a Ovest, il clima fresco e la buona altitudine esprimono nei vini un corredo olfattivo unico per intensità e persistenza, connotato da una buona freschezza. L’ottima struttura si combina a una estrema eleganza. Peculiarità di Borgo Neirane è la presenza di terreni argillo-calcarei, caratterizzati da venature di gesso, che donano ai Barolo e ai Verduno Pelaverga qui prodotti un patrimonio cromatico decisamente più intenso, di eccellente ampiezza aromatica e insospettabile sapidità.

Pajorè
Menzione Geografica del Barbaresco, è uno dei cru più rinomati della denominazione. Gode di una fama consolidata grazie anche ai vini culto di Giovanni Moresco (oggi quasi introvabili) che per primo lo vinificò in purezza nel 1967. I filari presentano una giacitura molto ripida, quasi a terrazzamento, che valorizza l’ottima esposizione a sud, sudovest. Terreni, quote ed esposizione regalano Barbaresco di assoluta classe, struttura classica ed elegante, ben delineati e profondamente equilibrati.

Turna Lunga
Turna Lunga è un magnifico vigneto di Valdivilla, frazione di Santo Stefano Belbo, ubicato su uno dei più spettacolari crinali delle Langhe orientali, sul confine con, interamente coltivato a Moscato. In dialetto piemontese, le «turne» sono gli spezzoni di filari che, l’Astigiano inframezzati dalle capezzagne, ritmano il pendio delle colline, girando sul filo dell’orizzonte. L’estrema pendenza di Turna Lunga, attorno al 35%, rende la viticoltura faticosa ed eroica, esclusivamente manuale. È da questo vigneto che otteniamo il nostro Moscato d’Asti Turna Lunga, single vineyard di estrema eleganza, ottenuto da fermentazioni con lieviti indigeni di campagna, frutto di un pied de cuve preparato in precedenza a partire dai grappoli della vigna raccolti e pigiati. Un vino di grande impatto emotivo, fresco ed equilibrato, dolce e mai stucchevole, intimamente legato al suo territorio.

BIONZO, ASTIGIANO
Bel Colle conduce circa un ettaro di Barbera a Bionzo, piccolo comune affacciato sulla Valle Tinella, che divide le colline della Langhe orientali dal Monferrato astigiano. I filari sorgono in una zona calda e ben esposta, estremamente siccitosa, che induce i grappoli a maturazioni precoci e grandi concentrazioni. È qui che nasce la Barbera d’Asti Docg Superiore Nuwanda, termine indiano che indica lo «Spirito della forza». Un single vineyard di grande potenza, corposo, giustamente alcolico, che pur preservando l’acidità del vitigno Barbera si esprime secondo un calore tutto mediterraneo, pieno e avvolgente, dai sentori fruttati e persistenti.

VESIME, ALTA LANGA
A Vesime, piccolo borgo della Valle Bormida, Bel Colle possiede un vigneto coltivato a Pinot Nero e Chardonnay. Fu uno dei primi vigneti, negli anni ’80, ad essere impiantato con queste varietà: un appezzamento sperimentale policlonale, creato per inaugurare il progetto Alta Langa, il Metodo Classico che avrebbe rappresentato il Piemonte. Lo straordinario patrimonio genetico di questo vigneto si traduce in una vendemmia diversa maturazione dei grappoli, che devono essere raccolti in più passaggi. Ma contribuisce ad una ricchezza espressiva senza paragoni, dando origine ad un Metodo Classico di sorprendente finezza, pienezza di profumi e giusta mineralità.

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